Tag: Pedagogia Giuridica

Il pedagogista si occupa di cura, tutela ed educazione delle persone in relazione a un bisogno o a un problema di tipo formativo ed educativo, intervenendo sul progetto di vita e sull’orientamento al futuro, con interventi di tipo preventivo e di promozione delle risorse personali.

Un percorso di consulenza pedagogica offre l’opportunità di un affiancamento temporaneo, grazie al quale creare nuove basi relazionali per riuscire a utilizzare le proprie risorse in modo efficace, trovando gli strumenti necessari ad affrontare situazioni difficili, per un possibile cambiamento. Tutto ciò avviene utilizzando strategie in grado di costruire un ponte tra le difficoltà della persona e le sue potenzialità fino a far emergere e accrescere l’intero ventaglio delle sue abilità.

La consulenza pedagogica può essere rivolta a genitori e familiari che attraversano un momento di criticità nella relazione con i loro figli. Si rivolge sia alla coppia che al singolo genitore. L’obiettivo è di supportare i genitori aiutandoli a leggere la situazione da un altro punto di vista, fornendo loro informazioni utili sulle fasi di sviluppo e sulle dinamiche educative in gioco, in modo che possano trovare un modo operativo e personale per svolgere il proprio ruolo genitoriale. La consulenza non ha finalità diagnostiche o terapeutiche ma attraverso l’ascolto i genitori vengono supportati nel mettere a fuoco i problemi, connettere tra di loro le situazioni e individuare possibili soluzioni riscoprendosi così efficaci e competenti.

Nello specifico, il pedagogista si occupa di sostenere e aiutare i genitori nell’educazione dei propri figli; incrementare e rafforzare le competenze educative e genitoriali; potenziare le situazioni che presentano carenze e difficoltà educative.

Il Pedagogista può aiutare i genitori a leggere e comprendere meglio i comportamenti del proprio figlio e a capire la situazione specifica; individuare le soluzioni e le strade percorribili, tenendo conto della fascia di età del bambino; rafforzare il ruolo educativo di ciascuno dei genitori; attivare le risorse personali per fronteggiare e risolvere le difficoltà e a scoprire modi diversi di organizzare la quotidianità per sentire meno la fatica e rispondere meglio alle necessità dei figli.

La consulenza pedagogica è utile quando si crede di aver provato tutti i modi possibili per farsi ascoltare o per cambiare abitudini non più adatte a loro ma in modo non adeguato; quando, di fronte a un cambiamento significativo all’interno o all’esterno della famiglia, non si sa come fare a parlarne ai figli o quali atteggiamenti sia più utile avere; quando nelle nuove fasi di crescita dei figli ci si trova di fronte a nuove sfide educative e non si sa come gestire il momento.

Sono tante le domande che può farsi un genitore sull’educazione del figlio, come per esempio le seguenti.

Con figli piccoli:

• Mio figlio non mi ascolta, come posso fare?
• Sono giuste le punizioni?
• Mio figlio ha vere e proprie crisi di rabbia, cosa dovrei fare?
• Mio figlio non parla ancora, devo preoccuparmi?
• Mio figlio morde gli altri bambini, come devo fare?
• Come faccio a fargli rispettare le regole?
• Ho un figlio con disabilità e ci sono difficoltà a scuola, cosa devo fare?
• Ci stiamo separando, come comportarci con nostro figlio?
• Come faccio a convincere mio figlio a dormire solo nel suo letto?

Con i figli grandi:

• Mio figlio non comunica con me, come posso fare?
• Mio figlio non studia, è sempre “connesso” cosa devo fare?
• Mio figlio non vuole andare a scuola, cosa faccio?

Il punto di partenza è l’ascolto dell’esperienza di ciascuno, tramite un primo colloquio di un’ora massimo con uno o entrambi i genitori, per valorizzare ciò che talvolta si tende a tralasciare o a giudicare negativamente, come per esempio ciò che si percepisce come errore, imprevisto e conflitto. Questi possono diventare importanti spunti di riflessione per riequilibrare le dinamiche relazionali, creandone di nuove, inaspettate e più funzionali. Quindi, attraverso una prima analisi conoscitiva delle problematiche che più preoccupano viene dato, poi, ampio spazio alle domande, dubbi e perplessità così da individuare insieme delle soluzioni.

Al termine della consulenza il genitore può avere le idee più chiare su ciò che sta vivendo, sul motivo della propria fatica, o sulla fase di sviluppo che sta attraversando il suo bambino. La sensazione è quasi sempre quella di sentirsi subito più tranquilli e in pace con se stessi. Compresi e non più soli nel proprio percorso. Si potrà comprendere in quale direzione andare e cosa fare, in pratica, ogni giorno, per il raggiungimento dei propri obiettivi personali e familiari.

Fonte: Parentube – Dott.ssa Elisa Trezzi

Le separazioni familiari possono essere momenti di grande turbamento emotivo, soprattutto per i più piccoli. In questi momenti delicati, la pedagogia svolge un ruolo fondamentale nel fornire supporto e orientamento per garantire il benessere dei bambini coinvolti.

La pedagogia, come scienza che si occupa dell’educazione, si propone di comprendere e affrontare le dinamiche familiari durante le separazioni in modo empatico e costruttivo. Piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle questioni legali, l’approccio pedagogico considera il benessere emotivo e psicologico dei bambini come priorità assoluta.

Durante questo processo, è essenziale coinvolgere attivamente i genitori, incoraggiandoli a comunicare apertamente e a lavorare insieme per garantire la continuità educativa e il benessere per i loro figli. La pedagogia, come scienza pratico-progettuale, può disegnare percorsi e fornire strategie per affrontare quelle difficoltà collegate all’evento della separazione dei coniugi.

Inoltre, la pedagogia nelle separazioni familiari, qualora sia necessario, promuove il coinvolgimento di figure di supporto esterne, come pedagogisti, psicologi o mediatori familiari, per offrire un sostegno aggiuntivo.

Infine, è importante ricordare che ogni situazione è unica e richiede un approccio personalizzato. La pedagogia, da sempre, riflette sull’esperienza vissuta considerando ogni esperienza unica perché unico è il soggetto che la vive. Allo stesso tempo, però, è necessario leggere una situazione per proporre piste di miglioramento e azioni volte a superare momenti difficili, in primis creando un ambiente attento al benessere dei bambini.

Se avete domande o avete bisogno di supporto, non esitate a contattarci. Siamo qui per voi e per i vostri bambini.

Le professioni pedagogiche ed educative avranno il loro ordine e albo professionale, un nuovo passo che qualifica il percorso di queste professioni.

In queste settimane è stato approvato in via definitiva il Disegno di Legge su “Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali” (Atto Senato 788/2024).

Il percorso di riconoscimento delle professioni educative e pedagogiche è iniziato con l’approvazione della Legge 205/2017, commi 594-599, che recepivano l’iniziativa legislativa della Parlamentare e Professoressa Vanna Iori. La Legge su “Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali” prosegue l’importante percorso normativo di accreditamento pubblico e istituzionale.

L’ampio consenso parlamentare corrisponde ad una viva attesa e a un forte apprezzamento di tanti educatori e pedagogisti. Il provvedimento legislativo, composto di tredici articoli che in diversi passaggi riprendono la Legge 517/2017, specifica le disposizioni che configurano l’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative.

La prevista istituzione degli albi professionali sancisce l’operatività del riconoscimento giuridico. Pedagogisti ed educatori svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo di un sistema di welfare a servizio delle persone, delle famiglie e delle comunità. Professionalità pedagogiche ed educative sovente impegnate nelle frontiere delle nostre società per contrastare le povertà e il disagio e promuovere lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno in ogni età della vita.

Grazie a tutte le forze politiche che alla Camera dei Deputati e al Senato hanno assicurato, in modo unanime, il riconoscimento normativo alla professionalità degli educatori e dei pedagogisti.

Ogni disposto legislativo apre questioni applicative da chiarire, discutere e seguire con attenzione e spirito critico, nei diversi territori. La comunità scientifica della pedagogia universitaria italiana, mentre saluta con entusiasmo questa nuova fase che si apre, si impegna al confronto e all’approfondimento di temi e problemi scientifici nel vivo delle pratiche lavorative, in dialogo con gli stakeholder, accompagnando i processi di professionalizzazione.

Fonte: “Siped – Società Italiana di Pedagogia