S. Agostino afferma: “legge ingiusta, legge nulla“.
“Non bisogna tuttavia temere tra i sudditi solo lo spirito di ribellione, ma anche quello del servilismo”
(R. Pizzorni, Diritto naturale e diritto positivo, in S. Tommaso D’Aquino, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1999, p. 348.)
Ed ancora: “un’autorità che non s’ispirasse alla giustizia sarebbe tirannide e la sua legge non avrebbe più un valore intrinseco di giuridicità, ma sarebbe solo una perversione della legge, più che una legge sarebbe un’iniquità, per cui non ha più natura di legge, ma di in-giustizia“.
Sebbene da avvocato io sia chiamato a diffondere il rispetto della Legge, da cristiano poco pratico ed ancor meno praticante moralista, ricordo a me stesso gli insegnamenti del Dottore della Chiesa (così viene chiamato Sant’Agostino).
La verità è che l’accesso alla giustizia tributaria è ancor più ostica di quanto possa sembrare. E ciò sopratutto per la pervicace politica di privazione che lo Stato impone a danno di quanti, cancellieri, magistrati ed avvocati, amministrano questo settore della giustizia più di quanto accada in altre giurisdizioni.
Il magistrato tributario, ad esempio, lavora a cottimo (!) guadagnando pochi euro a sentenza.
Egli è dipendente di una delle due parti in causa: il ministero delle finanze e non è tutelato dal Consiglio Superiore di Magistratura come accade per le toghe che operano nel civile e nel penale.
Poi c’è il sistema delle riscossioni di Equitalia la quale impone oneri che se fossero sottoposti alla disciplina dell’usura bancaria, avrebbero già da tempo visto i vertici della concessionaria di riscossione tributi ospiti delle galere.
In questo quadro così difficile, oserei dire degradato, si annoverano alcune importanti battaglie di legalità che segnalo in questa sede con le sentenze che seguono.
Resta, ovviamente, l’invito a non enfatizzare le vittorie, né a scoraggiarsi per le sconfitte. Ma doverosamente esaminare gli atti, valutare ogni possibile alternativa, e decidere per il meglio valutando i costi ed i possibili benefici.
Con cordialità.